Ecco la Primavera, le giornate più lunghe, molta più luce, finalmente le giornate più tiepide e desiderio di alleggerirsi, stare meno ai fornelli e preparare degli spuntini veloci.. Gli smoothies mi sembrano una soluzione geniale per soddisfare tutte queste esigenze messe insieme.
Gli smoothie è un termine inglese per indicare un frullato molto liscio e vellutato. Gli ingredienti sono liberi: frutta, frutta e verdura, verdura e semi.. di solito insieme ad un “vettore” che leghi e renda anche molto vellutato il nostro frullato (appunto smoothie): solitamente yogurt e latti vegetali sono perfetti.
Quanto utilizziamo solo frutta per il nostro smoothie (per esempio banana, mela, papaya) lo smoothie tende ad avere un alto quantitativo di zuccheri, sicuramente buoni e naturali, ma da tenere in conto che si tratta sempre di zuccheri, quindi non andrebbe abbinato ad altri dolci e/o merendine.
Per rimanere equilibrati nella combinazione dei nostri smoothie l’ideale è:
– tra la frutta, tenere sempre fissa fra gli ingredienti la mela, è il frutto più equilibrato nella sua composizione e che meglio stabilizza lo smoothie;
– aggiungere anche delle verdure (magari cominciare con piccole quantità) nelle combinazioni per il nostro smoothie: carota, qualche foglia di spinacio, kale, finocchio..
Tra le bevande che si possono usare per legare gli ingredienti suggerisco i latti di mandorla oppure qualche cucchiaio di yogurt di soia: questi ingredienti combinati con frutta e verdure daranno luogo a una bevanda che in alcuni casi può sostituire anche un pasto (ottimo per esempio come colazione).
Con le prime fragole, uno smoothie vestito di rosa è un must!
Ingredienti
1 mela
1/2 banana
4-6 fragole
2 piccole foglie tenere di finocchio
2-3 cucchiai di yogurt di soia
40-50 ml di acqua
cannella a piacere
Procedimento
Lavare e sbucciare gli ingredienti e disporli in un frullatore: aggiungere lo yogurt e l’acqua e frullare fino ad ottenere un composto liscio. Da consumare preferibilmente subito poichè con il passare delle ore va a diminuire la sua carica di proteine.
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