Sei depresso, di cattivo umore, apatico?!? Pensi che ti possa salvare solo andare a fare shopping, la compagnia di un tiramisù, una bella birra oppure dormire e dimenticare tutto? E se invece provassi a cambiare la tua dieta?!?!
La relazione tra cibo e benessere fisico è ormai conosciuta da molto tempo, ma la relazione tra cibo e l’umore è stata esplorata solo più di recente quindi non per tutti è evidente che il cibo può influenzare la salute mentale ed emozionale!
Si pensa sempre che scegliamo cosa mangiare in base a come ci sentiamo…è vero…ma è anche vero che quello che scegliamo come cibo influenzerà il nostro umore!!!
The food and mood project è un progetto nato in Inghilterra che studia proprio queste relazioni: un survey è stato fatto su un campione di 200 persone verificando le loro strategie alimentari e diete e lo stato di salute riscontrati ai vari cambiamenti alimentari.
Il risultato è tanto ovvio (almeno ai miei occhi) quanto sconvolgente: delle semplici abitudini alimentari hanno cambiato il modo di essere e umore (quindi il modo di affrontare la vita!) dei partecipanti.
In generale le strategie che hanno avuto maggiore riscontro sono state:
– Eliminare lo zucchero bianco per l’80% dei partecipanti;
– Eliminare la caffeina per il 79% dei partecipanti;
– Eliminare l’alcool per il 55% dei partecipanti;
– Eliminare la cioccolata per il 53% dei partecipanti;
– Eliminare i cibi contenenti frumento per il 49%dei partecipanti;
– Eliminare i cibi contenenti additivi per il 47% dei partecipanti;
– Eliminare i latticini per il 44% dei partecipanti;
– Eliminare i grassi saturi per il 39% dei partecipanti.
Le strategie aggiuntive che hanno apportato benefici sono state:
– Bere più acqua per l’80% dei partecipanti;
– Mangiare più verdura per il 78% dei partecipanti
– Mangiare più verdura il 72% dei partecipanti;
– Mangiare più pesce ricco di omega 3 e 6 per il 52% dei partecipanti;
– Mangiare più noci e semi per il 51% dei partecipanti;
– Mangiare più cibo integrale per il 50%% dei partecipanti;
– Mangiare più fibre per il 48% dei partecipanti;
– Mangiare più proteine per il 41% dei partecipanti;
– Mangiare più cibo bio per il 36% dei partecipanti.
I partecipanti hanno notato che anche delle buone pratiche quotidiane apportavano dei benefici, per esempio fare dei pasti e merende regolari, avere sempre uno snack con sè come spezza fame, programmare i pasti con anticipo e non lasciarli al caso.
Durante l’esperimento per molti è stato semplice adottare nuove strategie (per esempio stop caffeina, bere più acqua) soprattutto perchè i cambiamenti erano evidenti già dopo pochi giorni.
Su questi risultati sono stati identificati come cibi “stressogeni” alimenti come lo zucchero bianco (allo stato puro e come ingredienti di dolci, biscotti, pane, bevande ecc.), la caffeina, oltre a quella contenuta nel caffè, il te e le molte bevande gassate e ipocaloriche, l’alcool, il cioccolato, alcuni alimenti contenenti frumento e cereali con glutine, gli addittivi presenti in molti cibi confezionati; il latte e derivati, i grassi saturi (come quelli presenti negli insaccati, burro, ecc.).
Al contrario gli alimenti che hanno apportato benefici all’umore, i supporters, sono risultati soprattutto l’aumento di l’acqua, la frutta e verdura, gli alimenti integrali.
MA QUALI SONO QUESTI BENEFICI ALL’UMORE?
Tra i partecipanti al survey i benefici sono stati riscontrati soprattutto sugli sbalzi di umore, stati di ansia e attacchi di panico (diminuiti nel 26% dei casi), dipendenze alimentari, depressione (diminuiti nel 24 %), irritabilità, difficoltà di concentrazione (nel 19%), sindrome premestruale, iperattività, disturbi alimentari.
DIMMI COSA MANGI E TI DICO DI CHE UMORE SEI…
Ecco alcuni semplici esempi di come il cibo condizioni i cambiamenti di umore:
– le fluttuazioni di zuccheri nel sangue influiscono sul nostro umore e livelli di energia;
– l’azione dei neurotrasmettitori cerebrali influenzano il nostro modo di pensare e la loro produzione dipende da ciò che mangiamo;
– bassi livelli di vitamine, minerali, acidi grassi possono minare la salute mentale e queste variazioni dipendono sempre dall’alimentazione;
– gli addittivi artificiali, scatenano una serie di intolleranze;
– lo zucchero bianco produce un rapido innalzamento del livello delle endorfine nel cervello, seguito da un brusco calo. Questo può produrre sintomi di confusione, difficoltà nella concentrazione, ansia, irritabilità, aggressività, affaticamento;
– gli eccitanti, come il caffè, mascherano i sintomi di stanchezza ma ne amplifica i danni. Insieme al cioccolato possono essere associati ad ansia e attacchi di panico. Ed anche l’alcol, che distrugge alcune vitamine indispensabili alla salute;
– gli zuccheri integrali, invece, aiutano a stabilizzare l’umore perché vengono assimilati più lentamente, dando un effetto più duraturo senza sbalzi repentini;
–cibi a base di frumento e latticini sono i principali imputati nelle allergie e intolleranze alimentari, che, ad esempio, sono associate con depressione e affaticamento.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!