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Questa colazione mi ha reso molto felice per molte mattine, perchè non condividerla per rendere felice anche altri?

Il pancake è senza glutine, senza uova e senza latticini… E’ con il sapore ricco del grano saraceno, la dolcezza esotica della banana e il caldo aroma delle spezie.

Il grano saraceno non è un cereale dal punto di vista botanico, ma commercialmente è definito così per comodità, è senza glutine molto ricco di fibre e una sorta di “fluidificante” del sangue grazie alla presenza della “rutina” (che nome grazioso, vero?) che potrebbe limitare la capacità aggregante delle piastrine. Contiene amminoacidi come il triptofano e lisina e vitamine del gruppo B ottime per il sistema nervoso. E’ un cereale che “energeticamente” ci rende abbastanza stabili.

La banana è un ottimo modo per dolcificare l’impasto senza usare dolcificanti e nel contempo dà corpo. Le spezie non hanno bisogno di presentazioni!

Naturalmente come farcire il pancake è estremamente importante!! Ecco i miei consigli

  • usa un burro vegetale a scelta, burro di arachidi, nocciole, mandorle, tahin.. sono ricchi di grassi sani, rendolo goloso il tuo pancake e più nutriente “vestendolo” e impedendo agli zuccheri di essere assimilati in fretta per cui si puoi impedire picchi di glicemia (naturalmente sono grassi sani e non acqua…non esagerare!)
  • Frutta fresca di stagione, quella che preferisci, ma i frutti di bosco e rossi sono sicuramente i miei preferiti, sono estremamente ricchi in antiossidanti, meno in zuccheri semplici
  • Spezie, cacao nibs, semi tostati, erbe fresche sono extrabonus che mi rendono ogni boccone diverso..se amate fravi sorprendere e non annoiarvi
  • EXTRA: se proprio avete bisogno di un extra-boost di dolce allora un cucchiaio di sciroppo di acero oppure concetrato di dattero o altro dolcificante a scelta…Ma non esagerare, vedrai che non ce ne sarà bisogno!

Adesso andiamo di corsa alla ricetta!

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Grazie
Jyoti

Ingredienti (per 2 persone)

100 g di farina di grano saraceno

1 banana matura

1/2 cucchiaino di cannella

noce moscata q.b.

70 – 90 g di latte vegetale o acqua

olio evo o di cocco per la padella

Procedimento

Schiaccia la banana con una forchetta in una terrina, aggiungi la cannella e la noce moscata, la farina e quindi il liquido scelto fino ad ottenere la consistenza di una crema corposa. Ci potranno essere dei pezzettoni di banana, no problem saranno gradevoli comunque!

Scalda una padella e versa un cucchiaino scarso di olio e quando caldo aggiungi metà del composto (se vuoi fare dei pancake grandi come in foto!) e fai cuocere prima da un lato e poi dall’altro. Metti da parte e cuoci il resto della pastella.

Farcisci i pancake a piacere secondo le indicazioni che ho dato sopra e enjoy!

Jyoti’s tip

Puoi preparare il composto la sera e conservarlo in frigorifero in modo da averlo già pronto da cuocere la mattina successiva.

Non leggere la ricetta…preparala!


ENGLISH VERSION

This breakfast has made me very happy for many mornings, why not share it to make others happy too?

The pancake is gluten-free, egg-free and dairy-free… It is with the rich flavor of buckwheat, the exotic sweetness of banana and the warm aroma of spices.

Buckwheat is not a cereal from a botanical point of view, but commercially it is defined as such for convenience, it is gluten-free, very rich in fiber and a sort of “thinner” of the blood thanks to the presence of “rutin” (what a pretty name, true ?) which could limit the aggregation capacity of platelets. Contains amino acids such as tryptophan and lysine and B vitamins which are excellent for the nervous system. It is a cereal that “energetically” makes us quite stable.

Banana is a great way to sweeten the dough without using sweeteners and at the same time give body. Spices need no introduction!

Of course how to stuff the pancake is extremely important!! Here are my recommendations

  • use a vegetable butter of your choice, peanut butter, hazelnuts, almonds, tahini.. they are rich in healthy fats, making your pancakes greedy and more nutritious by “dressing” it and preventing sugars from being assimilated quickly so you can prevent peaks blood sugar (of course they are healthy fats and not water…don’t overdo it!)
  • Fresh seasonal fruit, the one you prefer, but berries and red fruits are definitely my favorites, they are extremely rich in antioxidants, less in simple sugars
  • Spices, cocoa nibs, toasted seeds, fresh herbs are extra bonuses that make every bite different.. if you love fravi surprise and not get bored
  • EXTRA: if you really need an extra sweet boost then a spoonful of maple syrup or date concentrate or other sweetener of your choice… But don’t overdo it, you’ll see that there won’t be any need!

Now go straight to the recipe!

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Ingredients

100 g of buckwheat flour

1 ripe banana

1/2 teaspoon cinnamon

nutmeg to taste

70 – 90 g of vegetable milk or water

extra virgin olive oil or coconut oil for the pan

Method

Mash the banana with a fork in a bowl, add the cinnamon and nutmeg, the flour and then the chosen liquid until you get the consistency of a full-bodied cream. There may be some chunks of banana, no problem they will be pleasant anyway!

Heat a pan and pour a scant teaspoon of oil and when hot add half of the compound (if you want to make pancakes as big as in the picture! ) and cook first on one side and then on the other. Set aside and cook the rest of the batter.

Stuff the pancakes as you like according to the directions I gave above and enjoy!

Jyoti’s tip

You can prepare the mixture in the evening and store it in the refrigerator so that it is ready to cook the next morning.

Don’t read the recipe… prepare it!

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Immagina di essere in viaggio o vacanza, avere a disposizione cucina piccola con scarsa attrezzatura ed avere voglia di preparare una torta con la frutta fresca che hai raccolto durante una passeggiata da un albero solitario che offriva generosamente i sui frutti… Ecco in questo caso le gallette sono perfette! Le galette (dal francese) sono delle crostate poco sofisticate, con impasto che ricorda più la briseè e che vengono riempite solitamente con la frutta disponibile. Sono dolci rustici, semplici senza grosse pretese ma che come tutto ciò che è semplice da grandi soddisfazioni.

Come tutti i dolci semplici gli ingredienti sono fondamentali, pochi e scelti bene. Per l’impasto io ho usato:

  • farina di farro monococco che ha delle note aromatiche inconfondibili
  • mandorle per impreziosire l’impasto
  • olio di oliva spremuto a freddo che non subisce nessuna alterazione ad alte temperature
  • zucchero di canna grezzo con il suo aroma caramellato

Per la farcitura ho usato delle piccole albicocche appena raccolte e ho aggiunto del cioccolato fondente al 70% (che sapevo avrebbe fatto contenti gli avventori!).

Steso l’impasto con un bicchiere (considerate sempre la cucina un pò sguarnita) e infornato direttamente su una teglia la gallette è stata preparata e sfornata veramente in pochissimo tempo!

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Ingredienti

150 g di farina di farro monococco integrale

40 g di mandorle macinate finemente a farina

40 g di zucchero di canna

50-60 g di acqua fredda

35 g di olio di oliva

1/3 di cucchiaino di bicarbonato

pizzico di sale

Farcitura

300 g di albicocche

1-2 cucchiai di zucchero

30 g di cioccolato fondente tagliato a cubetti

Procedimento

In una terrina mescola la farina con la farina di mandorle, sale, bicarbonato, zucchero. Aggiungi l’acqua e l’olio emulsionati insieme ed usali per impastare fino ad ottenere un impasto omogeneo da lasciare riposare circa 30 minuti.

Pulisci intanto le albicocche e tagliale a metà e aggiungi lo zucchero.

Stendi l’impasto su un foglio di carta forno fino ad ottenere un disco di circa 3 di diametro e distribuisci il cioccolato fondente e le albiccocche sopra avendo cura di lasciare 2-3 cm di bordo liberi. Ripiega il bordo tutt’intorno e inforna la torta direttamente disponendola su una teglia con la carta forno. Cuoci in forno statico alla temperatura di 180°C per circa 25 minuti. Servila preferibilmente fredda, magari accompagnata con una pallina di gelato se usata come dessert estivo, oppure così al naturale perfetta per la colazione.

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Grazie
Jyoti

Imagine being on a trip or on vacation, having a small kitchen available with little equipment and wanting to prepare a cake with the fresh fruit you picked during a walk from a solitary tree that generously offered its fruits… Here in this case the gallette are perfect! The gallette (from the French) are unsophisticated tarts, with a dough that is more reminiscent of brisee and which are usually filled with the available fruit. They are rustic sweets, simple without big pretensions but which, like all that is simple, give great satisfaction.

Like all simple desserts, the ingredients are essential, few and well chosen. For the dough I used:

  • einkorn flour which has unmistakable aromatic notes
  • almonds to embellish the dough
  • cold-pressed olive oil that does not undergo any alteration at high temperatures
  • raw cane sugar with its caramelised aroma

For the filling I used small freshly picked apricots and added 70% dark chocolate (which I knew would make the patrons happy!).

Spread the dough with a glass (always consider the kitchen a little unfurnished) and baked directly on a pan, the biscuits were prepared and baked in a very short time!

Ingredients

150 g of wholemeal einkorn spelled flour

40 g of finely ground almonds into flour

40 g of brown sugar

50-60 g of cold water

35 g of olive oil

1/3 teaspoon baking soda

pinch of salt

Stuffing

300 g of apricots

1-2 tablespoons of sugar

30 g of dark chocolate cut into cubes

Method

In a bowl mix the flour with the almond flour, salt, bicarbonate, sugar. Add the water and oil emulsified together and use them to knead until a homogeneous dough is obtained. Leave to rest for about 30 minutes.

Meanwhile clean the apricots and cut them in half and add the sugar.

Roll out the dough on a sheet of parchment paper to obtain a disc of about 3 in diameter and distribute the dark chocolate and apricots on top, taking care to leave a 2-3 cm edge free. Fold the edge all around and bake the cake directly by placing it on a baking tray with parchment paper. Bake in a static oven at a temperature of 180°C for about 25 minutes. Serve it preferably cold, perhaps accompanied with a scoop of ice cream if used as a summer dessert, or au naturel, perfect for breakfast.

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Qualche giorno fà ho promesso sui social che avrei postato la mia ricetta a base vegetale per la Babka, un dolce lievitato che era diffuso tra gli ebrei che vivevano nell’Europa centrale: un dolce ricco, una pasta lievitata farcita con frutta secca, cannella, burro, cioccolato..
La mia versione naturalmente è senza prodotti di origine animali, e ho provato a sintetizzare un dolce che fosse goloso grazie alla farcitura, ma ancora delicato e che ricorda il pane.

Richiede lentezza, pazienza e attesa, per riservare grandi sorprese! Mi piacerebbe che lo sentisse perchè le foto non potranno mai rendere onore ai profumi, fraganza e gusto.. Ma vi lascio la mia ricetta così potrete provarci.

Ho usato il mio lievito madre, compagno di tante scorribbande con il forno! E ho deciso di prepararmi una nocciolata al cioccolato fondente per farcirlo.

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Andiamo adesso alla ricetta!

Ingredienti

300 g di farina di tipo 1

65 g di lievito madre liquido

40 g di zucchero mascobado

35 g di olio di oliva (io 20 g di olio di oliva e 15 di olio di cocco)

100 g di bevanda di soia

100 g di acqua

1 cucchiaino di sale

Per il ripieno

65 g di cioccolato fondente

60 g di crema di nocciole

40 g di zucchero mascobado

Per spennellare la superfice: sciroppo di acero

Procedimento

Impasta la farina con il latte di soia e l’acqua e lascia riposare per 15 minuti circa. Aggiungi il lievito madre e impasta ancora e lascia riposare 10 minuti. Aggiungi per finire il sale, l’olio e lo zucchero e impasta bene tutti gli ingredienti in modo da avere un impasto omogeneo. Lavoralo per almeno 10 minuti.
Lascia riposare l’impasto per circa 3 ore a temperatura ambiente coperto, poi sposta il tuo impasto in frigorifero e lascialo riposare per circa 14-18 ore.
Prepara la farcitura facendo sciogliere il cioccolato a bagnomaria e una volta fuso aggiungere la crema di nocciole e lo zucchero mascobado, amalgama molto bene e tieni da parte.

Quando è trascorso il tempo per il riposo stendi il tuo impasto in modo da ottenere un rettangolo di circa 25 cm x 20 cm e su di esso distribuisci la crema al cioccolato. Arrotola il tuo impasto cercando di non far fuoriuscire la farcitura e poi taglia per il lato lungo il cordone ottenuto, in modo che tu ottenga due capi da intrecciare. Disponi l’impasto delicatamente in una teglia che lo contenga e lascia lievitare altre 2-3 ore a temperatura ambiente, quindi inforna a 180°C. Io ho coperto l’impasto per i primi 25 minuti di cottura e poi ho scoperto e lasciato cuocere per altri 25 minuti circa. Cinque minuti prima di finire la cottura spennella la supefice con sciroppo di acero e poi lascia cuocere ancora 5 minuti prima di sfornare.

ENGLISH VERSION

A few days ago I promised on social media that I would post my plant-based recipe for Babka, a leavened dessert that was popular among Jews living in central Europe: a rich dessert, a leavened dough stuffed with dried fruit, cinnamon, butter, chocolate .. Of course, my version is without products of animal origin, and I tried to synthesize a dessert that was greedy thanks to the filling, but still delicate and reminiscent of bread.
It requires slowness, patience and waiting, to reserve big surprises! I would like you to hear it because the photos will never honor the scents, fragrance and taste .. But I leave you my recipe so you can try it.

I used my mother yeast, companion of many runs with the oven! And I decided to prepare a dark chocolate hazelnut to stuff it.

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Let’s go to the recipe now!

Ingredients
300 g of type 1 flour
65 g of liquid yeast
40 g of mascobado sugar
35 g of olive oil (I 20 g of olive oil and 15 of coconut oil)
100 g of soy drink
100 g of water
1 teaspoon of salt

For the stuffing
65 g of dark chocolate
60 g of hazelnut cream
40 g of mascobado sugar

To brush the surface: maple syrup

Method
Mix the flour with the soy milk and water and let it rest for about 15 minutes. Add the mother yeast and knead again and let it rest for 10 minutes. Finally add the salt, oil and sugar and mix all the ingredients well so as to have a homogeneous mixture. Work it for at least 10 minutes. Let the dough rest for about 3 hours at room temperature covered, then move your dough to the refrigerator and let it rest for about 14-18 hours.
Prepare the filling by melting the chocolate in a bain-marie and once melted add the hazelnut cream and mascobado sugar, mix very well and keep aside.
When the resting time has elapsed, roll out your dough so as to obtain a rectangle of about 25 cm x 20 cm and spread the chocolate cream on it. Roll up your dough trying not to let the filling come out and then cut for the side along the resulting cord, so that you get two ends to weave. Arrange the dough gently in a pan that contains it and let it rise another 2-3 hours at room temperature, then bake at 180 ° C. I covered the dough for the first 25 minutes of cooking and then I uncovered and left it to cook for about another 25 minutes. Five minutes before finishing cooking, brush the surface with maple syrup and then let it cook for another 5 minutes before taking it out of the oven.

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A 9 mesi di distanza dall’uscita del mio libro finalmente una presentazione dal vivo, in presenza come si dice oggi! Non potevo crederci, ormai ci avevo rinunciato viste le difficoltà ad organizzare eventi in presenza con un certo numero di persone ma in realtà è stato possibile, e nel migliore dei modi perchè all’aperto in una bellissima corte a Mantova. Il tutto organizzato e ospitato dal Manto-Gas, il gruppo di acquisto solidale di Mantova.

E’ stato veramente bello, tra la location, la possibilità di parlare al pubblico senza mascherina (avevo quasi perso l’abitudine) e i partecipanti superattenti, curiosi, desiderosi di fare domande e comprendere..

Durante la presentazione, visto che parlare di cibo non basta mai, bisogna poterlo cucinare e assaggiare ho preparato una crema di miglio dolce per tutti con una composta di mirtilli, un dolce delicatissimo, adatto alle merende quotidiane o che è possibile usare anche a colazione. All’inizio dell’autunno aiutarci ad affrontare il cambio in corso con tutti i mezzi a disposizione è importantissimo, così ho scelto il miglio perchè in questa stagione tutti lamentano spesso un indebolimento dei capelli con caduta (mia mamma dice sempre che ” in autunno i capelli cadono insieme alle castagne” e tra tutti i cereali il miglio è quello più adatto a supportare i nostri capelli (avete mai notato che i principali prodotti naturali anticaduta sono a base di miglio?). Per addolcirlo ho usato del malto di riso, un dolcificante che non mi fa fare grandi oscillazioni emotive quando lo uso nei dolci, insomma lo considero il dolcificante meno “dopante” fra tutti. E i frutti di bosco, una composta che rinfresca e con la sua leggera acidità ravviva la crema.

Questa ricetta si rifà al pudding di miglio al cioccolato che trovate naturalmente nel mio libro di ricette ZenKitchen, 108 ricette plant-based per una cuina naturale sana e felice.

Adesso che ho detto tutto manca solo la ricetta!

La crema di miglio con composta di frutti di bosco è

  • plant-based
  • senza zucchero
  • senza uova, burro o qualsiasi derivato animale
  • gluten free (sostituendo il dolcificante)
  • semplice e veloce
  • senza forno

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Ingredienti

200 g di miglio decorticato

1 l di latte di mandorla autoprodotto (trovi la mia versione nel mio libro)

400 g di acqua

120-140 g di malto di riso (sciroppo di riso per una versione gluten free)

la scorza di un limone piccolo

1 stecca di cannella

1/2 bacca di vaniglia

Un pizzico di sale

Composta di mirtilli rossi e neri per guarnire

Procedimento

Lava abbondantemente il miglio e risciacqua.

In una pentola versa l’acqua e il latte di mandorle, il miglio lavato, un pizzico di sale la vaniglia e la cannella. Fai cuocere a fuoco basso per circa 35 minuti, o comunque fino a quando il miglio non si è ingrossato ed è ben morbido.

Mescola bene con un mestolo, elimina la cannella e la vaniglia e aggiungi un pò di scorza di limone grattugiata e il malto. Mescola ancora e se preferisci un composto molto liscio (come una crema) frulla con il frullatore ad immersione.
Servi in delle coppette con un topping di marmellata di mirtilli e conserva in frigorifero. Servilo fresco.

JYOTI TIPS: If you like, you could keep the plain millet base in a container in the refrigerator and use it in the morning as porridge by adding dried fruit and fresh fruit to taste.


ENGLISH VERSION

9 months after the release of my book finally a live presentation, in the presence as they say today! I could not believe it, by now I had given up on it given the difficulties in organizing events in presence with a certain number of people but in reality it was possible, and in the best way because it was outdoors in a beautiful courtyard in Mantua. All organized and hosted by Manto-Gas, the solidarity buying group from Mantua.

It was really nice, between the location, the opportunity to speak to the public without a mask (I had almost lost the habit) and the super-attentive, curious participants, eager to ask questions and understand ..

During the presentation, since talking about food is never enough, you need to be able to cook and taste it, I prepared a sweet millet cream for everyone with a blueberry compote, a very delicate dessert, suitable for daily snacks or that you can also use for breakfast. At the beginning of autumn, helping us to face the change in progress with all the means available is very important, so I chose the mile because in this season everyone often complains of a weakening of the hair with falling out (my mother always says that “in autumn the hair fall together with chestnuts “and of all cereals millet is the most suitable to support our hair (have you ever noticed that the main natural anti-hair loss products are based on millet?). To sweeten it I used rice malt, a sweetener that does not make me make great emotional fluctuations when I use it in desserts, in short, I consider it the least “doping” sweetener of all, and berries, a compote that refreshes and revives the cream with its slight acidity.

This recipe harks back to the chocolate millet pudding found naturally in my ZenKitchen cookbook, 108 plant-based recipes for a healthy and happy natural cuisine.

Now that I have said everything, only the recipe is missing!

Millet cream with wild berries compote is:

  • Plant-based
  • No sugar
  • no eggs, butter or any anymal derivates
  • gluten free (replacing the sweetener)
  • quick and easy
  • no bake dessert

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Millet cream with wild berry compote

Ingredients

200 g of shelled millet

1 liter of self-produced almond milk (find my version in my book)

400 g of water

120-140 g of rice malt (ryce syrop for a gluten free version)

the zest of a small lemon

1 cinnamon stick

1/2 vanilla bean

Methods

Wash the millet thoroughly and rinse.

In a saucepan, pour the water and almond milk, the washed millet, a pinch of salt, the vanilla and the cinnamon. Cook over low heat for about 35 minutes, or until the millet has thickened and is very soft.

Mix well with a ladle, remove the cinnamon and vanilla and add some grated lemon zest and malt. Stir again and if you prefer a very smooth mixture (like a cream) blend with the hand blender.
Serve in small bowls with a blueberry jam topping and refrigerate. Serve it fresh.

JYOTI TIPS: Se ti va potresti conservare la base di miglio semplice in un contenitore in frigorifero e usarla la mattina come porridge aggiungendo frutta secca e frutta fresca a piacere.

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E’ arrivata la tarda Estate! Non è ancora Autunno, ma non è nemmeno Estate…siamo a metà! Nella tradizione orientale questa è la quinta stagione, il momento in cui la terra si mostra in tutta la sua abbondanza e con i suoi colori caldi, accoglienti e morbidi, non ancora caratterizzato da quella sensazione di malinconia che invece accompagna l’arrivo dell’Autunno.

Quindi in questa stagione è facile trovarsi in casa tantissima frutta di ogni tipo, giunta a piena maturazione, dolce e succosa. E’ il periodo delle conserve.

Da piccola ricordo che in questa stagione se avevamo tanta frutta che non si riusciva a consumare in tempo facevamo le marmellate. Ma in questo periodo si faceva una marmellata in particolare, quella di “Tutti i Frutti”! Si perchè magari ci si ritrovava con qualche pesca, delle susine, magari dell’uva oppure delle perine e poi qualche fico.. Tutti maturi insieme che non si riusciva a smaltire. Così si metteva tutto in un pentolone con dello zucchero e si facevano cuocere insieme. Era veramente fantastico, è poi ogni anno aveva un gusto diverso ma sempre molto buono perchè i frutti in questo periodo raggiungono il massimo della loro dolcezza!

Mi sono ritrovata in quella stessa situazione oggi e così ho preparato questa composta con 3 tipi di frutti diversi accomunati tutti dall’essere molto maturi e dolci per cui ho potuto usare pochissimo zucchero per dolcificare.

Varianti

Ho usato in questo caso prugne, pesche e fichi ma nulla vieta di aggiungere uva, pere o mele..
Anche le proporzioni possono variare: un pò di iniziativa e di buon senso e potete ottenere sempre delle marmellate diversa ma buonissime.
Il segreto è la frutta matura e quindi naturalmente dolce!

Ingredienti

900 g di prugne
600 g di pesche
250 g di fichi
120 g di zucchero di canna

Procedimento

Pulire tutta la frutta e denocciolare pesche e prugne. Se la frutta non è trattata potreste fare a meno di sbucciare pesche e fichi.

Versare tutta la frutta tagliata a pezzettoni in una pentola con lo zucchero (io nel mio caso ho usato il Cook Expert della Magimix) e far cuocere con coperchio per circa 1 ora.

Versare in dei barattoli ben puliti e asciutti la composta ottenuta, chiudere (controllare sempre che il coperchio sia in buone condizioni specie se si tratta di barattoli già utilizzati).

Sistemare tutti i barattoli in una pentola con acqua calda in modo che siano ricoperti dall’acqua e portare ad ebollizione. Far bollire per 25-30 minuti circa.

Una volta raffreddati si possono conservare anche per un anno.

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Late Summer has arrived! It’s not Autumn yet, but it’s not Summer either … we’re halfway through! In the oriental tradition this is the fifth season, the moment in which the earth shows itself in all its abundance and with its warm, welcoming and soft colors, not yet characterized by that feeling of melancholy that instead accompanies the arrival of Autumn. .

So in this season it is easy to find a lot of fruit of all kinds at home, fully ripe, sweet and juicy. It is the period of preserves.

As a child I remember that in this season if we had a lot of fruit that we couldn’t consume in time, we would make jams. But in this period they made a jam in particular, that of “Tutti i Frutti”! Yes, because maybe we found ourselves with some peaches, plums, maybe grapes or pearls and then some figs .. All ripe together that could not be disposed of. So they put everything in a cauldron with sugar and they cooked together. It was really fantastic, and every year it had a different taste but always very good because the fruits in this period reach the maximum of their sweetness!

I found myself in that same situation today and so I prepared this compote with 3 types of different fruits all united by being very ripe and sweet so I could use very little sugar to sweeten

Variant

In this case I used plums, peaches and figs but nothing prevents you from adding grapes, pears or apples ..
Even the proportions can vary: a little initiative and common sense and you can always get different but very good jams.
The secret is ripe and therefore naturally sweet fruit!

Ingredients

900 g plums
600 g peach
250 figs
120 whole sugar cane

Method

Clean all the fruit and ston the peaches and plums. If the fruit is not treated you could do without peeling peaches and figs.
Pour all the fruit cut into large pieces in a pan with the sugar (in my case I used the Magimix Cook Expert) and cook with lid for about 1 hour.

Pour the compote obtained into well-cleaned and dry jars, close (always check that the lid is in good condition, especially in the case of jars that have already been used).

Place all the jars in a pot with hot water so that they are covered with water and bring to a boil. Boil for about 25-30 minutes.

Jar can be kept for up to a year.

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L’estate è la stagione che preferisco per preparare ogni tanto qualche succo con l’estrattore.
Ci sono molti pro e contro sull’uso degli estratti nella propria alimentazione perchè di fatto è un modo “parziale” di consumare frutta e verdura. Infatti il succo ottenuto con un estrattore è fondamentalmente un concentrato di acqua, minerali, vitamine e fitonutrienti presenti in frutta e verdura, eliminando invece le fibre.

PRO & CONTRO

I succhi ottenuti attraverso un estrattore sono un concentrato di nutrienti, aumentando in alcuni casi la quantità e biodisponibilità dei nutrienti. Questo può essere importante specie nei casi in cui non si abbia l’abitudine di consumare porzioni di frutta e verdura con regolarità, o semplicemente in un perido molto intenso e stressante in cui c’è bisogno un extra. Inoltre per persone con problemi di assorbimento potrebbe essere un aiuto. I succhi inoltre danno una rapida dose di energia poichi i zuccheri presenti negli ortaggi non sono rallentati nell’assorbimento dalle fibre (che sono assenti) e questo è un ottimo modo per gli sportivi di avere dell’energia immediatamente pronta all’uso senza “rallentamenti” dovuti alla digestione.

C’è l’altro lato della medaglia. Infatti proprio perchè ricco di zuccheri “liberi” questo può favorire un picco glicemico se invece non siete pronti ad andare a correre o fare work-out dopo aver bevuto il vostro estratto. Inoltre non saziano come se aveste mangiato tutti gli ingredienti interi, perchè mancando la fibra per saziarsi bisogna usarne molto di più (con conseguente aumento di zuccheri). Inoltre eliminiamo la fibra che comunque ha una parte estremamente importante per la nostra alimentazione.

Quindi succhi freschi appena estratti, si o no?

Personalmente li uso sfruttando le loro caratteristiche a mio favore, quando serve, quindi:

  • li preferisco in Estate (o comunque quando fa caldo) per sfruttare il loro potere rinfrescante. E’ molto raro che li usi invece in Inverno.
  • li uso con maggiore tranquillità prima di andare a fare sport, durante camminate in montagna, prima di andare a nuotare, ecc. Questo mi garantisce di sfruttare gli zuccheri liberi presenti senza causare dei picchi glicemici che il corpo mal gestisce
  • li uso come rinforzo vitaminico se ho avuto per qualche giorno pasti non equilibrati con poca frutta e verdura fresca. Per esempio se mi capita di mangiare fuori per più giorni consecutivi oppure in viaggio e non aver avuto modo di avere pasti equilibrati. L’ideale in questi casi sarebbe consumarli ai pasti.

In conclusione, un estratto non è neè buono nè cattivo, sta a noi farne un buon uso adatto alle nostre personali esigenza senza aderire ai trend del momento. Le diete sono sempre strettamente personali e devo essere aderenti alle proprie esigenze.

Come preparare un succo: trucchi e consigli

TEMPERATURA – Soprattutto in Estate ti consiglio di preparare il tuo succo con la frutta e verdura appena tirata fuori dal frigorifero, infatti la bassa temperatura impedisce ulteriormente i processi di ossidazione. Non devi naturalmente berlo gelato, considera che tra lavare la verdura, tagliarla e estrarre il succo, soprattutto in estate, si scalderà un pò, quindi avrai alla fine il succo alla temperatura che gradisci (oppure aggiungerai un pochino di acqua a temperatura ambiente se ancora non lo fosse).

STAGIONALITA’ – Usare verdura di stagione è importantissimo: hai la garanzia di avere delle verdure con il loro massimo di nutrienti poichè raccolti da poco e al giusto punto di maturazione..e soprattutto adatte al periodo!

+ VERDURA – FRUTTA = TOP – So bene che pensando ai succhi ci vengono in mente succo di pera, mela e lamponi oppure frutti di bosco, o in estate melone e albicocca… Sono tutti buonissimi, ma consumare abitualmente succhi solo a base di frutta può essere sul lungo termine non solo inutile per il corpo ma addirittura nocivo. Quando realizzate i vostri succhi date smpre la precedenza alla verdura e usate la frutta per rendere il tutto più gradevole non per dolcificare come se si trattasse di un dessert da bere! Di solito quando metto insieme la mia verdura per il succo, inserisco nell’estrattore prima gli ortaggi e infine la frutta che mi serve ad aggiustare il sapore in alcuni casi: in questo modo mano a mano che aggiungo la frutta (per esempio pezzi di mela) posso assaggiare come sta venendo ed eventualmente fermarmi per tempo per non esagerare. Ricordati che un succo sano non dovrebbe essere molto dolce, sicuramente ma gradevole.

COLORI E AROMI – Per me è molto divertente osservare il colore dei succhi che ottengo (in realtà lo decido prima), perchè mi da un indicazione di quello che andrà a fare per me!
ESTRATTO VERDE: ha una componente predominante a base di clorofilla, quindi una grande funzione detossificante soprattutto per il fegato (foglie verdi, cetriolo, sedano, carota, mela) .

ESTRATTO VIOLA-PORPORA: un grande antiossidante grazie alla predominanza di flavonoidi, un booster di energia (per esempio barbabietola, cetriolo, mela, limone, zenzero

ESTRATTO GIALLO/ARANCIO: solitamente ricco in vitamina C ma anche ottimo per l’estate e la nostra pelle grazie ai caretenoidi presenti (per esempio finocchio, carota, melone, limone, curcuma)

A seguire la mia ricetta di uno succo estivo dal gusto fresco e vivace, grazie al limone e allo zenzero, e delicatamente dolce. Magari potrebbe bastare solo una mela per qualcuno, per qualcun’altro un pò di più, il test dell’assaggio è sempre infallibile.

Ingredienti

1 mela (1+1/2 se si preferisci una maggiore dolcezza)

1 cetriolo

2 carote piccole

12-15 foglie di bietoline

1/2 limone bio

pezzettino di zenzero

Procedimento

Lava tutte le verdure molto bene, se sono biologiche non sarà necessario sbucciarle. Taglia tutto a pezzi ed estrai tutto con il tuo estrattore.

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There are many pros and cons to using extracts in your diet because in fact it is a “partial” way of consuming fruit and vegetables. In fact, the juice obtained with an extractor is basically a concentrate of water, minerals, vitamins and phytonutrients present in fruit and vegetables, eliminating fiber instead.

Pros and cons

The juices obtained through an extractor are a concentrate of nutrients, increasing in some cases the quantity and bioavailability of the nutrients. This can be important especially in cases where you are not in the habit of consuming portions of fruit and vegetables on a regular basis, or simply in a very intense and stressful period when you need an extra. Also for people with absorption problems it could be a help. The juices also give a quick dose of energy since the sugars present in the vegetables are not slowed down in absorption by the fibers (which are absent) and this is a great way for athletes to have energy immediately ready for use without “slowdowns. “due to digestion.
There is the other side of the coin. In fact, precisely because it is rich in “free” sugars, this can promote a glycemic peak if you are not ready to go for a run or work-out after drinking your extract. They also do not satiate as if you had eaten all the ingredients whole, because lacking the fiber to satiate you have to use much more (with a consequent increase in sugars). Furthermore, we eliminate the fiber which in any case has an extremely important part for our diet.

So freshly extracted juices, yes or no?
Personally I use them by exploiting their characteristics in my favor, when needed, so:

  • I prefer them in Summer (or in any case when it’s hot) to exploit their cooling power. It is very rare that you use them in Winter instead.
  • I use them with greater peace of mind before going to play sports, during mountain walks, before going swimming, etc. This guarantees me to take advantage of the free sugars present without causing glycemic spikes that the body badly manages
  • I use them as a vitamin reinforcement if I have had unbalanced meals with little fresh fruit and vegetables for a few days. For example, if I happen to eat out for several consecutive days or while traveling and not having had the opportunity to have balanced meals. The ideal in these cases would be to consume them with meals.

In conclusion, an extract is neither good nor bad, it is up to us to make a good use of it suited to our personal needs without adhering to the trends of the moment. Diets are always strictly personal and I must adhere to your needs.

How to prepare a juice: tips and tricks

I prefer them in Summer (or in any case when it’s hot) to exploit their cooling power. It is very rare that youTEMPERATURE Especially in the summer I recommend that you prepare your juice with fruit and vegetables just taken out of the refrigerator, in fact the low temperature further prevents oxidation processes. Naturally you don’t have to drink ice cream, consider that between washing the vegetables, cutting them and extracting the juice, especially in summer, it will heat up a little, so you will eventually have the juice at the temperature you like (or you will add a little water at room temperature if still it wasn’t).
SEASONALITY – Using seasonal vegetables is very important: you are guaranteed to have vegetables with their maximum nutrients as they have been recently harvested and at the right point of ripeness .. and especially suitable for the period!

  • VEGETABLES – FRUIT = TOP – I know well that when we think about juices we can think of pear, apple and raspberry juice or berries, or in summer melon and apricot … They are all very good, but usually only consume juices based on fruit can be in the long run not only useless to the body but downright harmful. When you make your juices, always give priority to vegetables and use fruit to make everything more pleasant, not to sweeten as if it were a dessert to drink! Usually when I put my vegetables together for juice, I put in the extractor first the vegetables and finally the fruit that I need to adjust the flavor in some cases: in this way as I add the fruit (for example pieces of apple ) I can taste how it is coming and eventually stop in time so as not to overdo it. Remember that a healthy juice should not be very sweet, certainly but pleasant.
  • COLORS AND AROMAS – For me it is a lot of fun to observe the color of the juices I get (actually I decide it first), because it gives me an indication of what it will do for me!
    • GREEN EXTRACT: has a predominant component based on chlorophyll, therefore a great detoxifying function especially for the liver (green leaves, cucumber, celery, carrot, apple)
    • PURPLE-PURPLE EXTRACT: a great antioxidant thanks to the predominance of flavonoids, a booster of energy (e.g. beetroot, cucumber, apple, lemon, ginger
    • YELLOW / ORANGE EXTRACT: usually rich in vitamin C but also excellent for the summer and our skin thanks to the caretenoids present (for example fennel, carrot, melon, lemon, turmeric)

To follow my recipe for a summer juice with a fresh and lively taste, thanks to lemon and ginger, and delicately sweet. Maybe just an apple could be enough for someone, for someone else a little more, the taste test is always infallible.

Ingredients

1 apple (1 + 1/2 if you prefer more sweetness)
1 cucumber
2 small carrots
12-15 chard leaves
1/2 organic lemon, small piece of ginger

Method

Wash all the vegetables very well, if they are organic it will not be necessary to peel them. Cut everything into pieces and extract everything with your juice maker.

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Se qualche volta dimentichi di avere il tuo pane a lunga lievitazione, dopo alcuni giorni diventa troppo duro per essere ancora affettato e consumato come fai di solito. Qui entrano in scena i piatti in cui si ricicla il pane: avrai visto qualche ricetta qui e un dolce con il pane vecchio qui
Oggi però vi racconto il mio metodo preferito in estate, semplice, senza pretese e supergoloso!
Ma ricordati che il segreto dei piatti semplici sono gli ingredienti: sono pochi ma devono essere veramente buoni!
Gli ingredienti sono:

  • pane integrale o semintegrale a lunga lievitazione (perchè lo voglia digeribile e che ci faccia bene!)
  • pomodori maturi al punto giusto (una ricetta rigorosamente estiva quindi!) di un bel colore rosso e il profumo quasi dolce, possono essere una buona scelta i pomodori cuore di bue
  • olio di extravergina di oliva “quello buono”!
  • delle erbe aromatiche belle fresche (se avete la vostra piantina in vaso è il top!)

A questo punto possiamo procedere!

Ingredienti ( a “sentimento” ossia come si preferisce, basta che siano buoni!)

Pomodori maturi tipo cuore di bue

Pane raffermo

Capperi dissalati

Erbe aromatiche fresche (basilico, prezzemolo e menta)

Aglio

Olio evo

Sale

Procedimento

Ho tagliato i pomodori maturi e ho aggiunto le erbe scelte tritate insieme al sale e ho messo da parte.

In una padella antiaderente ho scaldato l’olio di oliva, aggiungendo aglio fresco e i capperi e un pochino di #alganori.L’alga nori è facoltativa, ma io volevo aggiungere un pò di profumo (ed energia) del mare!!!
Ho fatto scaldare per 10 minuti stando molto attenta che l’olio non friggesse.
Poi ho aggiunto il pane a lunga lievitazione in padella e fatto insaporire in modo che assorbisse anche buona parte dell’olio. Ho versato tutto il contenuto della padella in un piatto da portata e su di esso i pomodori e quindi… Enjoy!

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If occasionally you forget that you have your long-leavened bread, after a few days it becomes too hard to still be sliced and eaten as you usually do. Here the dishes in which the bread is recycled enter the scene: you will have seen some recipes here and a dessert with old bread here
But today I’ll tell you about my favorite method in the summer, simple, unpretentious and super tasty!
But remember that the secret of simple dishes are the ingredients: they are few but they must be really good!
The ingredients are:

  • wholemeal or semi-wholemeal bread with long leavening (because we want it to be digestible and it is good for us!!!)
  • tomatoes ripe at the right point (a strictly summer recipe!) with a beautiful red color and an almost sweet scent, oxheart tomatoes can be a good choice
  • extra virgin olive oil “the good one”!
  • some nice fresh aromatic herbs (if you have your own potted plant it is the top!)

If you got everything we are ready to go..

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Ingredients (without doses or rather as you prefer, as long as they are good!)

Ripe beefsteak type tomatoes

Stale bread

Desalted capers

Fresh aromatic herbs (basil, parsley and mint)

Garlic

Extra virgin olive oil

salt

Method

I cut the ripe tomatoes and added the chopped choice herbs along with the salt and set aside. In a non-stick pan I heated the olive oil, adding fresh garlic and capers and a little bit of # alganori. The nori seaweed is optional, but I wanted to add some scent (and energy) of the sea !!! I did heat for 10 minutes being very careful that the oil did not fry. Then I added the long leavening bread in the pan and seasoned so that it also absorbed a good part of the oil. I poured all the contents of the pan into a serving dish and the tomatoes on it and then … Enjoy!

Se c’è una marmellata che adoro è quella di arance fatta bene.
Stamattina ho trovato delle bellissime arance biologiche di Sicilia, tra le spremute, e quelle messe a fermentare sono saltate fuori anche delle arance per una marmellata!
Più che marmellata la chiamo composta perchè la quantità di zuccheri è ridotta, questo comporta che una volta aperte vanno conservate in frigorifero e consumate solitamente entro una settimana.
Le COMPOSTE sono tutte le preparazioni di frutta e zucchero che hanno minimo il 65% di frutta (per arrivare al 100in alcuni casi!).
In questo caso ho usato il 20% di zucchero (zucchero di canna integrale) e l’80% di frutta.
Se cerchi altri esempi di composte prova a vedere la mia vecchia ricetta di composta di ananas alle spezie.

Per le spezie in questo caso non mi sapevo decidere, così ho optato per un roma diverso per ogni vasetto riempito (in totale 4), aggiungendo per ognuno bacca di vaniglia, anice stellato, cannella e fave di cacao. Le ho inserite nel barattolo riempito di composta che poi è stato sterilizzato (30 minuti) e poi rimarrà in dispensa qualche mese. Sicuramente può essere consumata prima ma con il passare del tempo le spezie impregneranno sempre di più la composta e il gusto sarà più completo.

Il segreto di una buona marmellata di arance è pelarle molto bene a vivo, cioè pelarle con coltello eliminando non solo la buccia esterna ma anche il più possibile le pellicine bianche che sono responsabili del caratteristico sapore amaro (cosa che ti costringe ad aggiungere grandi quantità di zucchero nella marmellata nei casi in cui non vengono pelati bene gli agrumi).

Passiamo alla ricetta, ma non dimenticarti che è uscito il mio libro di cucina naturale “ZenKitchen 108 ricette plant-based per una cucina naturale, sana e felice”. Sul libro trovi tante ricette a base vegetale per tutti i giorni, ma non solo: una solida base sui fondamenti della cucina naturale sana e tanti consigli e suggerimenti extra. Lo trovi su Ibs libri , su Feltrinelli e tanti altri siti di libri. Visita la pagina dedicata per saperne di più.

Composta di arance con spezie – vaniglia/ fave di cacao/ anice stellato/ cannella

Ingredienti

700 g di arance bio pelate a vivo
1 mela
170 G di zucchero di canna
80 g di buccia di arancia biologica
1/2 bacca di vaniglia
1 bacchetta di cannella
1 anice stellato
4-5 fave di cacao
Pizzico di sale

Procedimento

In una pentola a fondo pesante inserisci le tue arance pelate a vivo, tagliate a pezzi e assicurandoti che non ci siano semi.
Aggiungi anche lo zucchero e metti su fuoco basso e fai cuocere. Sbuccia la mela e tagliala a dadine e aggiungila alle arance.
Lava le bucce di arancia messe da parte: devono essere bucce senza la parte bianca (albedo) dell’arancia. Puoi ottenerle pelando le arance con un pelapatate!
Metti le bucce in un pentolino, ricoprile di acqua, porta ad ebollizione e fai bollire per 5 minuti, quindi drena le scorze di arancia, sciacquale, tagliale grossolanamente e aggiungile alle arance sul fuoco.
Fai cuocere in totale per circa 30 minuti, quindi frulla con un frullatore ad immersione tutto e controlla la consistenza con un cucchiaino. Non deve essere liquida.
Quando la composta è pronta togliala da fuoco e riempi 4 barattoli, inserendo in ognuno di essi:
1 anice stellato
1 bacchetta di cannella
1/2 bacca di vaniglia
4-5 fave di cacao pestate con mortaio

Chiudi i barattoli e mettili in una pentola ricoprendoli di acqua. Porta ad ebollizione l’acqua e falli bollire per 30 minuti. Fai raffreddare tutto.

Hai dei buoni propositi per l’anno nuovo? Io si, e tra i vari quest’anno ho c’ho infilato diminuire la quantità di zuccheri che uso (sono sempre un inguaribile golosa!) e dedicarmi ancora di più alla creazione di ricette sugar free e sugarless. Nei buoni propositi ho messo anche la semplicità, e questo vale anche per le ricette!!!
Ho pensato che un dolce sempre gradevole nelle sere d’inverno è un caldo crumble.
Avevo delle bellissime pere biologiche sotto gli occhi e le ho prese al volo.
Ho pensato “Niente farina oggi!” così scelto di usare dei fiocchi di avena che contrinuiscono a scaldare l’inverno.
Mandorle, uvetta e un paio di cucchiai di amaretto e via alla preparazione del dolce!
Il risultato è un dolce cui il croccante crumble contrasta le pere morbidissime.
Usa delle pere mature per essere sicuro di non dover aggiungere dolcificanti extra.
Questo dolce è:

gluten free (ci sono i fiocchi di avena senza glutine)

senza zucchero aggiunto

senza lattosio

vegan

senza soia

semplice e veloce

Naturalmente, tante altre ricette con queste caratteristiche le trovi anche sul mio libro di cucina naturale “ZenKitchen: 108 ricette plant-based per una cucina sana e felice” che puoi acquistare on-line o richiedilo presso la tua libreria di fiducia

Prima di passare alla ricetta semplicissima, un aggiornamento: da Gennaio in punta di piedi vorrei far ripartire i corsi di ZenKitchen!
Con le dovute misure e sempre in sicurezza per tutti e nel rispetto delle norme, proveremo a tornare ad incontrarci in cucina.
Le classi saranno sempre ridotte nel numero di partecipanti in modo da garantire a tutti serenità e sicurezza. Credo fermamente che l’obiettivo più grande in questo momento sia cooperare e diffondere un pò di serenità, e nel mio caso, anche divulgare più consapevolezza alimentare. Anche perchè ormai lo sappiamo tutti, il benessere passa anche dal cibo e scelte alimentari sane!

Pere crumble senza zucchero

Ingredienti per 4 piccole cocotte

2 belle pere mature
40 g di fiocchi di avena mignon (senza glutine per la versione gluten free)
40 g di mandorle macinate a farina
1 cucchiaio di olio di cocco
2 cucchiai di uvetta
2 cucchiai di amaretto di Saronno
2 cucchiai di succo di mela (o acqua oppure succo di acero o malto se le pere non sono molto mature)

Procedimento

Sbuccia le pere e tagliale a cubetti e uniscile in una terrina all’uvetta e l’amaretto di Saranno e lascia marinare per 10-15 minuti.

Nel frattempo mescola insieme i fiocchi di avena con la farina di mandorle e il succo di mela e l’olio di cocco e amalgama tutto insieme ottenendo un composto sabbioso e grossolano.

Suddividi le pere in 4 piccole cocotte e aggiungi il crumble. Fai cuocere in forno statico a 160°C per 30 minuti circa o comunque fino a quando le pere non saranno morbide. Servile calde.

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Bevande calde o pozioni magiche? Quando vuoi rallentare e rilassarti una bevanda calda è capace di darti conforto e relax.
Ciò che bevi è importante quanto ciò che mangi. Alcune bevande sono adatte per reidratarci e magari supportare alcune funzioni fisiologiche (alcune tisane per esempio) altre bevande oltre a idratare sono anche nutrienti.
Le bevande calde fanno parte di tutte le culture, si può scegliere fra tante ma bisogna anche destreggiarsi fra quelle troppo ricche di zuccheri o grassi. Quindi, è importante capire quali ci fanno veramente bene e quali sono più adatte per noi.

CI SCALDANO

Bere abitualmente bevande calde ci scalda…sembra l’ovvio ma non è esattamente così. E’ stato ipotizzato che l’uso di bevande calde aiuta il corpo ad adattarsi meglio alle temperature esterne. Paradossalmente, bere una bevanda calda prima di cominciare l’attività fisica aiuta il corpo ad attivare la traspirazione e quindi prepararlo al successivo ambiente caldo che si creerà.

SONO SALUTARI

Le bevande calde posso aiutare la digestione perchè favoriscono il rilassamento della muscolatura dello stomaco. Alcune bevande rilassanti per le pareti dello stomaco sono quelle a base di menta, zenzero, camomilla.
Le bevande calde alleviano i sintomi influenzali: aggiungendo semplicemente del succo di limone in una tazza di acqua calda l’abbiamo arricchito di una bella quantità d vitamina C che supporta il sistema immunitario. Un pò di zenzero aiuta il fegato, mentre alcuni te verde, roobois, ibiscus sono antinfiammatori.

SONO CALMANTI

Solo prendersi il tempo di preparare una bevanda calda, versarla in tazza, aspettare che si raffreddi e quindi sorseggiarla, ti costringe a fermarti e passare da un ritmo frenetico ad una pausa. E’ un ottimo esercizio quando si soffre di fame nervosa prepare prima una tisana e sorseggiarla: nella maggior parte dei casi subentra la giusta calma che ti potrà dissuadere dal aggredire una fetta di torta. Ci sono molte tisane che sono naturalmente calmanti per i composti naturali che contengono. Anche nelle relazioni con gli altri, quando inviti un amica/o a bere una tisana stai creando un’ambiente diverso (più caldo?!?) rispetto a quando gli offri un caffè freddo!
Hai visto anche il succo di mela caldo?

TIPI DI BEVANDE CALDE

Té, caffè e cioccolata calda? Non finisce qui, la varietà di bevande calde.

GOLDEN MILK

E’ molto più di una bevanda, è un elisir! Ha così tante proprietà che è difficile trovare persone a cui non sia adatta. Leggi di più qui.

CIOCCOLATA CALDA

La più amata! Ma il rischio, soprattutto se si usano dei preparati, è che sia ricca di zuccheri, addensanti e/o con latte. Prepara la migliora cioccolata calda di sempre usando un buon latte vegetale (mandorla per esempio), un ottimo cacao amaro e dolcificala con dei datteri (frullali nel latte vegetale). In questo modo sceglierai solo il meglio per te e avrai una buona bevanda energetica!

TE E INFUSI

Te verdi, bianchi e neri sono ricchi di antiossidanti e fitonutrienti, quindi sono delle ottime bevande, ma soprattutto se li bevi spesso, fai attenzione ai dolcificanti: evitali se puoi o riducine l’uso. Nell’ambito degli infusi esiste un panorama vastissimo, basta solo guardarsi intorno e cercare ciò che è più adatto alle proprie esigenze (esiste l’infuso giusto per ognuno di noi!).

CAFFE

La bevanda più diffusa ma anche controversa: il caffè ha molti pregi e difetti, quindi va scelto (e usato) secondo esigenze. Visto che la maggior parte di piantagioni di caffè sono in mano a multinazionali molto controverse sarebbe preferibile scegliere caffè del Fair Trade.

E I BRODI?

Cosa c’è di più rilassante e nutriente in inverno di un brodo caldo: sottovalutato o finito nel dimenticatoio, in realta un buon brodo caldo è un ottimo rimedio e molto più semplice da avere di quello che si crede: basta usare per esempio un pò di miso in acqua calda e si ottiene rapidamente una bevanda calda ottima per l’intestino.

Non c’è che l’imbarazzo della scelta… c’è una bevanda calda per ognuno di noi dietro l’angolo!

Trovi un capitolo chiamato Spezieria nel mio libro con tante bevande-rimedi caldi in tazza…

Come?!? Non sai ancora del mio libro?!?
Corri a vedere ZenKitchen 108 ricette plant-based per una cucina naturale, sana e felice QUI.

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