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Questa colazione mi ha reso molto felice per molte mattine, perchè non condividerla per rendere felice anche altri?

Il pancake è senza glutine, senza uova e senza latticini… E’ con il sapore ricco del grano saraceno, la dolcezza esotica della banana e il caldo aroma delle spezie.

Il grano saraceno non è un cereale dal punto di vista botanico, ma commercialmente è definito così per comodità, è senza glutine molto ricco di fibre e una sorta di “fluidificante” del sangue grazie alla presenza della “rutina” (che nome grazioso, vero?) che potrebbe limitare la capacità aggregante delle piastrine. Contiene amminoacidi come il triptofano e lisina e vitamine del gruppo B ottime per il sistema nervoso. E’ un cereale che “energeticamente” ci rende abbastanza stabili.

La banana è un ottimo modo per dolcificare l’impasto senza usare dolcificanti e nel contempo dà corpo. Le spezie non hanno bisogno di presentazioni!

Naturalmente come farcire il pancake è estremamente importante!! Ecco i miei consigli

  • usa un burro vegetale a scelta, burro di arachidi, nocciole, mandorle, tahin.. sono ricchi di grassi sani, rendolo goloso il tuo pancake e più nutriente “vestendolo” e impedendo agli zuccheri di essere assimilati in fretta per cui si puoi impedire picchi di glicemia (naturalmente sono grassi sani e non acqua…non esagerare!)
  • Frutta fresca di stagione, quella che preferisci, ma i frutti di bosco e rossi sono sicuramente i miei preferiti, sono estremamente ricchi in antiossidanti, meno in zuccheri semplici
  • Spezie, cacao nibs, semi tostati, erbe fresche sono extrabonus che mi rendono ogni boccone diverso..se amate fravi sorprendere e non annoiarvi
  • EXTRA: se proprio avete bisogno di un extra-boost di dolce allora un cucchiaio di sciroppo di acero oppure concetrato di dattero o altro dolcificante a scelta…Ma non esagerare, vedrai che non ce ne sarà bisogno!

Adesso andiamo di corsa alla ricetta!

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Ho deciso di continuare a tenere libero l’accesso alle ricette e privo di qualsiasi fastidioso pop-up pubblicitario in modo da poter continuare a navigare in tranquillità evitando di dover scansare immagini moleste, link che cliccati per errore ti portano in un universo parallelo o video che si attivano con suoni molesti che non riesci a silenziare perchè non li trovi nella pagina!
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Grazie
Jyoti

Ingredienti (per 2 persone)

100 g di farina di grano saraceno

1 banana matura

1/2 cucchiaino di cannella

noce moscata q.b.

70 – 90 g di latte vegetale o acqua

olio evo o di cocco per la padella

Procedimento

Schiaccia la banana con una forchetta in una terrina, aggiungi la cannella e la noce moscata, la farina e quindi il liquido scelto fino ad ottenere la consistenza di una crema corposa. Ci potranno essere dei pezzettoni di banana, no problem saranno gradevoli comunque!

Scalda una padella e versa un cucchiaino scarso di olio e quando caldo aggiungi metà del composto (se vuoi fare dei pancake grandi come in foto!) e fai cuocere prima da un lato e poi dall’altro. Metti da parte e cuoci il resto della pastella.

Farcisci i pancake a piacere secondo le indicazioni che ho dato sopra e enjoy!

Jyoti’s tip

Puoi preparare il composto la sera e conservarlo in frigorifero in modo da averlo già pronto da cuocere la mattina successiva.

Non leggere la ricetta…preparala!


ENGLISH VERSION

This breakfast has made me very happy for many mornings, why not share it to make others happy too?

The pancake is gluten-free, egg-free and dairy-free… It is with the rich flavor of buckwheat, the exotic sweetness of banana and the warm aroma of spices.

Buckwheat is not a cereal from a botanical point of view, but commercially it is defined as such for convenience, it is gluten-free, very rich in fiber and a sort of “thinner” of the blood thanks to the presence of “rutin” (what a pretty name, true ?) which could limit the aggregation capacity of platelets. Contains amino acids such as tryptophan and lysine and B vitamins which are excellent for the nervous system. It is a cereal that “energetically” makes us quite stable.

Banana is a great way to sweeten the dough without using sweeteners and at the same time give body. Spices need no introduction!

Of course how to stuff the pancake is extremely important!! Here are my recommendations

  • use a vegetable butter of your choice, peanut butter, hazelnuts, almonds, tahini.. they are rich in healthy fats, making your pancakes greedy and more nutritious by “dressing” it and preventing sugars from being assimilated quickly so you can prevent peaks blood sugar (of course they are healthy fats and not water…don’t overdo it!)
  • Fresh seasonal fruit, the one you prefer, but berries and red fruits are definitely my favorites, they are extremely rich in antioxidants, less in simple sugars
  • Spices, cocoa nibs, toasted seeds, fresh herbs are extra bonuses that make every bite different.. if you love fravi surprise and not get bored
  • EXTRA: if you really need an extra sweet boost then a spoonful of maple syrup or date concentrate or other sweetener of your choice… But don’t overdo it, you’ll see that there won’t be any need!

Now go straight to the recipe!

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Ingredients

100 g of buckwheat flour

1 ripe banana

1/2 teaspoon cinnamon

nutmeg to taste

70 – 90 g of vegetable milk or water

extra virgin olive oil or coconut oil for the pan

Method

Mash the banana with a fork in a bowl, add the cinnamon and nutmeg, the flour and then the chosen liquid until you get the consistency of a full-bodied cream. There may be some chunks of banana, no problem they will be pleasant anyway!

Heat a pan and pour a scant teaspoon of oil and when hot add half of the compound (if you want to make pancakes as big as in the picture! ) and cook first on one side and then on the other. Set aside and cook the rest of the batter.

Stuff the pancakes as you like according to the directions I gave above and enjoy!

Jyoti’s tip

You can prepare the mixture in the evening and store it in the refrigerator so that it is ready to cook the next morning.

Don’t read the recipe… prepare it!

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Ho subito sposato il nome “mosaico di cioccolato” per questo dolce per due motivi:

  • contiene pezzetti di biscotti di vario genere frantumati, proprio come i pezzi di un mosaico
  • anche se l’ispirazione era il salame di cioccolato ma gli ingredienti completamente diversi, chiamandolo così non si potrà incappare nel cinico e precisino commentatore di turno che esordisce “ma non puoi chiamarlo salame di cioccolato perchè manca questo, questo e quest’altro..” Amen!

Si tratta di un dolce perfetto per questa stagione in cui potremmo farci anche una ragione del fatto che si comincino a preparare meno dolci da forno e più dolci freddi (ecco diciamo che tutti potranno farsene una ragione ma non io!!!).
E’ semplice e di sicura riuscita e i ceci lo rendono molto più facilmente gestibile dal punto di vista nutrizionale, ricurdendone l’impatto sulla glicemia.

Si esatto i ceci sono l’ingredienti principe di questo dolce, che lo rendono più equilibrato rispetto a dei suoi analoghi per l’alto contenuto di proteine e fibre dei legumi. Insomma lo potremmo definire un mosaico di cioccolato “proteico” (termine che fa tanto “cool” in questo periodo!)

Ho usato i ceci in questo dolce per dare massa senza dover aumentare troppo i grassi (una sorta di sostituto del tradizionale burro del salame di cioccolato ma più “healthy”): il risultato è decisamente interessante e golosissimo!!!

Consigli

Usa dei biscotti di buona qualità: non si tratta di riempire alla meno peggio ma di dare ancora più gusto. Io avevo a disposizione biscotti di vario genere e mescolarli ha dato come risultato un mosaico per nulla monotono perchè ogni morso aveva delle sfumature diverse.

Io ho usato il cioccolato fondente al 70%, perchè non amo l’eccesso di dolce: se ti consideri a sweet tooth allora magari passa ad un cioccolato al 60% prima di aggiungere altro dolcificante.

La crema di nocciole potrebbe essere sostituita da una crema di mandorle o del burro di arachidi, questione di gusti.

Andiamo alla ricetta e buon divertimento: divertirsi mentre si cucina alleggerisce il cuore e rende tutto più buono … e se proprio avete sbagliato qualcosa se sei felice troverai una soluzione per il tuo errore (o scoprirai più facilmente la lezione/risorsa!). EnjoY

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Ingredienti

200 g di cioccolato fondente al 70%

140 g di ceci cotti

120 g di biscotti vegan

30 g di crema di nocciole 100%

20 g di sciroppo di acero

½ cucchiaino di caffè in polvere (facoltativo)

Pizzico di sale

Procedimento

Rompi i biscotti in pezzettini grossolani. Sciogli il cioccolato fondente a bagnomaria. Frulla i ceci fino a ridurli ad una pasta omogenea e aggiungi la pasta di nocciole e lo sciroppo di acero, frulla ancora sempre a rendere il tutto omogeno quindi aggiungi il cioccolato fondente fuso e il caffè in polvere se usato. All’impasto ottenuto aggiungi i biscotti sbriciolati, amalgama e distribuisci in uno stampo oppure forma un cilindro aiutandoti con la carta forno. Fai riposare in frigorifero per almeno un paio di ore prima di poterlo tagliare a fette.

ENGLISH VERSION

I immediately loved the name “chocolate mosaic” for this cake for two reasons:

it contains bits of crushed biscuits of various kinds, just like the pieces of a mosaic

even if the inspiration was the chocolate salami but the ingredients are completely different, calling it that you won’t be able to run into the cynical and precise commentator on duty who begins “but you can’t call it chocolate salami because this, this and that is missing .. “Amen!

It is a perfect dessert for this season in which we could also accept the fact that we begin to prepare less baked desserts and more cold desserts (let’s say that everyone can accept it but not me!!!).
It’s simple and sure to succeed and chickpeas make it much easier to manage from a nutritional point of view, reducing its impact on blood sugar.

Yes, exactly, chickpeas are the main ingredients of this dessert, which make it more balanced than its analogues due to the high protein and fiber content of legumes. In short, we could define it as a “protein” chocolate mosaic (a term that is so “cool” these days!)

I used chickpeas in this dessert to add mass without having to increase the fat too much (a sort of substitute for the traditional chocolate salami butter but more “healthy”): the result is definitly interesting and good.

Tips

Use good quality biscuits: it’s not a question of filling as best as possible but of giving even more flavor. I had biscuits of various kinds available and mixing them resulted in a mosaic that was by no means monotonous because each bite had different nuances.

I used 70% dark chocolate, because I don’t like excess sweetness: if you consider yourself a sweet tooth then maybe switch to 60% chocolate before adding more sweetener.

The hazelnut butter could be replaced by an almond butter or peanut butter, a matter of taste.

Let’s go to the recipe and have fun: having fun while cooking lightens the heart and makes everything tastier … and if you really did something wrong, if you’re happy you’ll find a solution for your mistake (or you’ll discover the lesson/resource more easily!). Enjoy

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Ingredients

200 g 70% dark chocolate

140 g cooked chickpeas

120 g vegan biscuits

30 g 100% hazelnut cream

20 g maple syrup

½ teaspoon ground coffee (optional)

Pinch of salt

Method

Break the biscuits into coarse pieces.

Melt the dark chocolate.

Blend the chickpeas until they are reduced to a homogeneous paste and add the hazelnut paste and the maple syrup, blend again to make everything homogeneous then add the melted dark chocolate and the coffee powder if using.

To the dough obtained add the crumbled biscuits, amalgamate and distribute in a mold or form a cylinder helping you with the oven paper. Let it rest in the refrigerator for at least a couple of hours before you can cut it into slices.


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Avevo pubblicato la foto qualche tempo fa su IG ma non avevo avuto il tempo di scrivere post con la ricetta, ma eccomi qui.
E’ una ricetta molto semplice che non richiede grandi capacità, per dolcificare l’impasto ho usato una purea di mela che preparo e di solito conservo qualche giorno in frigorifero per preparare dei dolci (se non viene semplicemente mangiata a cucchiaiate prima).
Preparare una purea di mela (o composta) è un buon modo per prepararsi un dolcificante naturale a casa, che può essere utile come ripieno per crostate, dolcificante per biscotti, base per delle creme e naturalmente per preparare delle barrette come in questo caso. Ti spiego passo passo come ottenere una purea di mele e tutti i vantaggi nel mio libro di cucina naturale, quindi ti rimando lì se vuoi imparare a preparare la mia purea di mele.

Per le nostre barrette supersemplici hai bisogno di

  • cioccolato fondente
  • miglio soffiato (o altro cereale soffiato a scelta)
  • mandorle (o altra frutta secca)
  • la nostra purea di mele

Queste barrette sono

  • vegan
  • gluten free
  • senza zucchero aggiunto
  • senza cottura

Per la conservazione di queste barrette ti consiglio il frigorifero: conservandole in frigorifero puoi mantenerle fino ad un paio di settimane!

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Ingredienti (circa 8 barrette)

130 g di cioccolato fondente

160 g di purea di mele cotte

30 g di uvetta

40 g di mandorle

30 g di miglio soffiato

2 cucchiai di rhum

Pizzico di sale

Fave di tonka per aromatizzare

Procedimento

Sciogli il cioccolato fondente e lascia l’uvetta in ammollo con il rhum.

In una terrina versa il miglio soffiato, l’uvetta, le mandorle.
Mescola la purea di mela con il cioccolato fuso, aggiungi il sale e le fave di tonka grattugiate (se usate). Usa l’insieme di mela e cioccolata per incorporate gli altri ingredienti, quindi, dopo aver amalgamato tutto, versa in uno stampo in modo da ottenere un blocco (riquadro) dello spessore di almeno 1,5 cm.
Fai raffreddare tutto in frigorifero per alcune ore e poi taglia con un coltello il blocco in modo da ottenere delle barrette.

Conservale in frigorifero.


Some time ago I posted the picture on IG, but I didn’t have time to write posts with the recipe, but here I am.

It is a very simple recipe that does not require great skills; to sweeten the dough I used an apple puree that I prepare myself and usually keep it a few days in the fridge for making desserts (when it is not just eaten by the spoonful first).

Preparing an apple puree (or compote) is a good way for making a natural sweetener at home, which can be used as a filling for pies, sweetener for biscuits, base for puddings and of course for making bars, like in this case. I will explain step by step how to make an apple puree and all its benefits in my natural cookery book, so check it out if you wish to learn how to make my apple puree.

For our super simple bars you will need:

  • Dark chocolate
  • Puffed millet (or another puffed cereal of your choice
  • Almonds (or any other nuts)
  • Our apple pure

These bars are

  • vegan
  • gluten free
  • without added sugar
  • no cooking

I suggest storing these bars in the fridge: they will keep for up to a fortnight!

Ingredients (about 8 bars)

130 g dark chocolate

160 g apple pure

30 g raisins

40 g almonds

30 g puffed millet

2 Tbsp rhum

Pinch of salt

Tonka beans for flavour, grated (opt)./

Method

Melt the dark chocolate and soak the raisins in the rhum.

Add to a bowl the puffed millet, the raisins and the almonds. Mix the apple puree with the melted chocolate, add salt and the grated tonka beans (if using). Use the apple-chocolate mixture to incorporate the other ingredients then

Dopo averti spiegato nel precedente articolo come fare ad ottimizzare i tuoi dolci e renderli un pò più equilibrati, oggi passiamo ad una ricetta che mette in pratica un pò tutti i consigli precedenti:

  • è senza zucchero
  • dolcificata con la frutta
  • senza farinacei
  • gluten free
  • altamente proteica (grazie ai legumi)
  • a basso indice glicemico
  • senza latticini
  • vegan
  • semplicissima!!!

Ho deciso di usare i fagioli azuki in questa ricetta poichè sono ricchissimi di proprietà come vi ho spiegato qui e qui ma poco utilizzati: mi sembra un buon modo usarli per i dolci!

Questi brownie si prestano molto per una merenda energetico o per la colazione: sono molto nutrienti proprio grazie alla presenza dei fagioli e completi , quindi uno splendido modo per iniziare la giornata per chi ama il dolce a colazione. Provali e fammi sapere!

CONSIGLIO
Se puoi, prepararli la sera per consumarli la mattina dopo: almeno 8 ore di riposo fanno molto bene a questi brownie e il sapore ne guadagna enormemente.

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Ricordati che se vuoi approfondire l’argomento Pasticceria naturale e dolci sani puoi iscriverti ai prossimi corsi in calendario oppure farti il regalo di un corso personalizzato su misura per te che concorderemo insieme!

BROWNIE DI AZUKI AL CIOCCOLATO

Ingredienti

220 g di azuki lessati

120 g di datteri snocciolati

100 g di cioccolato fondente 60%

75 g di mandorle tritate a farina

40 g di cacao amaro

250 g di latte di avena o altro latte vegetale

2 cucchiai di olio di oliva

2 cucchiaini di lievito

Cannella a piacere

Pizzico di sale

Procedimento

Sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria.

E ora la parte più semplice: con un buon mixer frullare insieme prima i datteri con gli azuki, aggiungere le mandorle, il cacao e sale e continuare a frullare aggiungendo il latte vegetaleamalgamando tutto molto bene. A questo punto terminare aggiungendo anche il lievito, la cannella, l’olio e la cioccolata fusa e amalgamare. Il risultato deve essere omogeneo e cremoso.

Distribuire l’impasto in una teglia foderata di carta forno in maniera: volendo si possono aggiungere delle gocce di cioccolato, oppure nocciole tostate o mirtilli disidratati.

Fai cuocere in forno già caldo a 180°C per circa 20 minuti. Fai raffreddare e taglia in porzioni. Molto buono dal giorno dopo in poi.

Si può conservare in frigorifero per alcuni giorni.


In questi giorni pre-natalizi, alla ricerca di regali e dolcetti da condividere con gli amici i parenti questi fanno proprio al caso tuo!
Si tratta di tartufini speciali perchè contengono solo 3 ingredienti tutti eccezionali:
cioccolato fondante al 70%
nocciole del piemonte leggermente tostate
– ambrato e caramellato sciroppo di acero

Io li preparo per molte ragioni:
– si conservano per almeno una settimana, quindi sono ottimi come regalo di Natale;
– sono deliziosi, quindi sono ottimi anche come momento dolce senza esagerare dopo una cena tra amici;
– sono semplicissimi da preparare;
– sono velocissimi da fare;
– adatti a tutti… sono naturalmente senza latticini, senza burro, senza glutine.

La verità è che questi tartufini sono nati da un errore, mia intenzione era preparare tutt’altro… ma a quanto ho capito l’errore è stato graditissimo a tutti! =)
Il segreto della ricetta qual è?
Il segreto è che bisogna usare:
1) una cioccolata fondente di alta qualità!
2) delle nocciole del piemonte straordinarie!
Per la cioccolato ti invito a sceglierla controllando sempre gli ingredienti, l’ideale è che siano 3: pasta di cacao, burro di cacao e zucchero!
Per le nocciole ho usato queste un provvidenziale e graditissimo regalo della cara Chiara: le produce un piccolo produttore del Piemonte e le ho trovate veramente ottime!
Prima di passare alla ricetta piccolo aggiornamento sul calendario eventi: CI SONO QUASI!!! Tra poco saprete quando partirà il prossimo corso di cucina naturale base su principi macrobiotici, i corsi di dolci senza zucchero, quelli su pane con pasta madre e anche la NEW ENTRY sulle Fermentazioni… e altro ancora.
STAY TUNED!!!
Prima di andare alla ricetta dei Tartufini alla Gianduia ti ricordo che per restare aggiornata/o e non perdere le ultime news, ti puoi iscrivere alla NEWSLETTER.
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Tartufini Gianduia… belli, buoni e semplici!

Ingredienti

100 g di cioccolato fondente al 70%
100 g di nocciole leggermente tostate
4 cucchiai di sciroppo di acero
pizzico di sale

Cacao amaro quanto basta per ricoprire i tartufini

Procedimento
Mettere le nocciole in un tritatutto potente fino a ridurle ad una pasta di nocciole cremosa.
Nel frattempo sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente.
In una terrina incorporare delicatamente al cioccolato fondente la pasta di nocciole, il sale e lo sciroppo di acero n modo da ottenere una pasta omogenea. Far raffreddare bene il composto in modo da poterlo lavorare, quindi formare i tartufini e passarli nel cacao amaro. Conservarli in frigorifero e tenerli a temperatura ambiente preferibilmente 30 minuti prima di servirli.

Quando parlo di cioccolata calda con qualcuno di solito sembra che si stia parlando di un cibo taboo, una blasfemia, ambito da molti ma irraggiungibile dai più perchè “troppo”… Troppo cosa?
Troppo calorico?
Troppi zuccheri?
Troppo cioccolato?
In qualche caso perchè troppo cibo spazzatura dato che in alcuni preparati dentro c’è di tutto tranne il cioccolato!

Quando invece io parlo di cioccolata calda in tazza penso a diverse versioni, mille varianti golose e equilibrate, che si possano mangiare senza successivi sensi di colpa e per le quali sto sempre attenta che il risultato sia:

  • senza latticini
  • cioccolatoso
  • senza zuccheri raffinati
  • denso (la adoro così)
  • senza amido o con addensanti alternativi
  • goloso
  • equilibrato

Impossibile tutto questo?
No estremamente semplice!

Più buono della solita cioccolata in tazza?!?  Si decisamente si! =)

Adesso sto lavorando per mettere giù il mio nuovo calendario di corsi e eventi per il 2020, con nuovi corsi e collaborazioni, e avevo bisogno di una pausa tardo pomeridiana dolce così ho preparato questa versione di cioccolata calda scegliendo:

  • latte di mandorla che da la possibilità di avere una cioccolata in tazza con più corpo rispetto ad altri latti vegetali;
  • dolcificare con datteri (quindi niente zuccheri raffinati ma direttamente un frutto – sicuramente molto dolce – ma che apportano anche le sue fibre, minerali e vitamine)
  • farina di carrube come addensante anzichè amidi. La farina di carrube non viene ottenuta attraverso processi di raffinazione ma direttamente dalla macinazione delle polpa di carrube con le sue fibre e minerali (vengono eliminati solo i semi troppo duri e destinati ad altra lavorazione).

Il mio calendario corsi ed eventi sarà presto on-line, nell’attesa però puoi provare a preparare anche tu una super cioccolata calda in tazza!

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Cioccolata calda in tazza

Ingredienti per una tazza

200 g di latte di mandorla (il mio preferito è questo )

15 g di cacao amaro

10 g di farina di carrube

2 datteri medjool

1 quadratino di cioccolato fondente (facoltativo)

Procedimento

Sciogliere la farina di carrube e il cacao nel latte di mandorle e portare ad ebollizione. Aggiungere anche i datteri a pezzetti. Far bollire per almeno 2 minuti mescolando, quindi spegnere e frullare in modo da omogenizzare i datteri. Aggiungere il quadratino di cioccolata fondente per un extra scioglievolezza!!

Assaporare lentamente con il cucchiaino!!!

Nella stagione invernale, quando assaggio un dolce con le mele tiepido, mi viene subito da pensare che ci si possa finalmente riappacificare con tutto e che ad ogni cosa c’è rimedio…
Magia delle mele al forno o dei dolci?!?
Le mele tra i frutti sono quelle che danno un benefici al sistema nervoso grazie alla presenza di vitamina B1, che combatte in generale il nervosismo. Se sono cotte, le mele sono un ottimo rimedio contro la stipsi (crude sono da considerarsi leggermente astrigenti, ma dipende dal molto anche dal tipo di mela). Già questi benefici possono fare tornare il buonumore a tanti!!!
Le torte di mele hanno spesso un abbinamento antistress vincente che è dato da “mele & cannella“: la cannella è una spezia che induce anch’essa rilassamento. Inoltre sia la mela che la cannella stabilizzano gli zuccheri nel sangue. E’ ormai risaputo che gli sbalzi glicemici possono alterare l’umore: quando siamo affamati e a stomaco vuoto quanto siamo irascibili?!?

Allora mi sembra che uno strudel alle mele possa essere spesso una buona idea! Soprattutto se la ricetta è come questa senza zuccheri raffinati aggiunti.
Lo strudel di mele è una ricetta semplice e pratica, che di solito piace a tutti.

Se ti va, puoi anche accompagnare allo strudel di mele una salsa a base di sola frutta o composta oppure un pò di sciroppo di acero..

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Invece se volessi assaggiare dal #vivo, partecipa al prossimo #evento!

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Strudel di mele senza zucchero

Ingredienti per l’impasto

80 g di farina di farro integrale

80 g di farina di farro bianca

80 ml di succo di mela

1 cucchiaio di olio evo

1 cucchiaino di aceto di mele

Scorza grattugiata di limone

Pizzico di sale

Ingredienti per il ripieno

2 mele

60 g di uvetta

50 g di frutta secca tritata grossolanamente (noci-mandorle-nocciole)

2 cucchiai di pan grattato di farro

Cannella a piacere

Procedimento

Mescolare in una terrina gli ingredienti per la pasta: farine, scorza di limone, sale e aggiungere i liquidi ben mescolati insieme. Impastare bene e far riposare per 15-30 minuti.

Nel frattempo tagliare le mele a cubetti, mescolarli con l’uvetta, la frutta secca tritata, i due cucchiai di pan grattato e la cannella. Se disponbile è ottima anche della scorza di arancia.

Stendere la pasta in un rettangolo di spessore sottile e disporre il ripieno. Chiudere lo strudel e infornare a 180°C per 25 minuti circa.                                                                            

Il miele di fichi o cotto di fichi è una ricetta calabrese: terra ricchi di alberi di fichi, così tanti da essere spesso abbandonati a se stessi, a volte per il lavoro faticoso di raccolta in alcuni casi perché considerato lavoro poco nobile, oppure perchè questi frutti vengono dimenticati!

Ogni volta che ho la possibilità di conoscere la storia di un prodotto dall’inizio alla fine ne sono felice e mi rendo conto che da quel momento in poi lo riesco ad apprezzare di più e essere più responsabile o consapevole riguardo al suo uso. Così accade per questa ricetta di miele di fichi: nei giorni più caldi di agosto i fichi raggiungono il massimo della maturazione in Calabria, tutti insieme improvvisamente gli alberi sono carichi di frutti dolcissimi: rimarranno disponibili pochi giorni e poi marciranno. Raccoglierli per mangiarli è un ottimo proposito.. ma con tutta la buona volontà bisogna farne altro oltre che crostate di frutta, macedonie e gelati! L’essiccazione è un ottimo metodo per conservare la frutta dolce abbondante in estate (basti pensare ad albicocche e prugne), quindi i fichi vengono essiccati anche in Calabria per farne varie preparazioni invernali(vedi questa) . E poi in alcune zone (troppo poche ormai) si prepara un vero e proprio nettare degli dei, il miele di fichi, ottenuto da una lunga cottura e filtrazione dei fichi. Richiede molta pazienza ed è speciale! Farlo con le proprie mani, dai fichi raccolti dagli alberi uno dopo l’altro (resistendo alla tentazione di mangiarne 1 su 2!) e dopo ore di cottura, lo rende magico.

..per cosa usarlo? Da dolcificante per un dessert a topping per lo yogurt, per rendere speciale una macedonia oppure per un insalata oppure come sostituto del miele.. per esempio pane integrale con noci e miele di fichi! Enjoy..

Ingredienti

Fichi ben maturi

Procedimento

Lava i fichi e tagliali in 4 parti mettendoli in una pentola con fondo pesante adatta ad una cottura lunga e lenta. Riempi la pentola con 2 dita di acqua e porta ad ebollizione. Fai cuocere a fuoco basso per circa 2 ore, fino a quando i fichi non si siano  completamente disfatti dalla cottura. A questo punto setaccia e filtra la preparazione con un panno a trama non troppo fitta in modo da poter strizzare e “mungere” il liquido dei fichi e separare la parte più fibrosa e metterla da parte. Con la parte più fibrosa io ho preparato una marmellata aggiungendogli un po’ di acqua e dolcificante.

Il liquido ottenuto dalla “mungitura” dei fichi è uno sciroppo che deve essere cotto nuovamente, quindi lo versi in un tegame largo con fondo pesante e lo cuoci ancora a fuoco basso: deve restringersi e addensare fino ad ottenere la consistenza di uno sciroppo molto denso/miele. I tempi di cottura variano molto dalla quantità e dal diametro della pentola, che influisce sull’evaporazione. A fine cottura versare il liquido bollente un in barattolo o bottiglietta precedentemente pulita e sterilizzata, chiudere ermeticamente. Da 2 kg di fichi si possono ottenere tra i 200 e 500 ml di miele di fichi, variabile in base alle caratteristiche dei fichi e la densità finale che si vuol ottenere.

Fra le ricette che dovrebbero essere patrimonio dell’umanità secondo me c’è quella del gelo di melone. Le sue origini sono in Sicilia, a Palermo, ed è una ricetta tipicamente estiva. E’ così semplice nella sua descrizione che potrebbe sembrare quasi banale il risultato. Potrebbe essere definito come una sorta di “budino di frutta”, ma è terribilmente riduttivo per un dolce che invece è così nobile al palato. L’ingrediente principe, la frutta, deve essere al giusto grado di maturazione, così che il risultato sarà un dolce delicato,profumato e leggermente cremoso che ammalia per la sua freschezza e toni di fruttati che non annoiano. Non solo, l’uso della frutta matura ci permette di diminuire la quantità di dolcificante da usare.
Gli accostamenti con la cannella, con granella di pistacchio oppure con delle riduzioni di vino dolce profumato non fanno altro che esaltare il tutto.

“Melone” a Palermo è il nome usato anche per l’anguria, quindi il gelo di melone è di solito un dolce a base di anguria: in questo caso invece la mia ricetta si rifà all’uso invece del melone tipo cantalupo.

Fondamentale sceglierlo maturo e profumato. Comunque potrebbe essere fatto anche con altra frutta.

Mi sono ispirata alla ricetta di Siciliani Creativi, rivisitandola secondo la mia preferenza: meno amido di mais e mantenere la fibra del melone e un tocco agrumato.

Ingredienti per 4-6 porzioni

500 g melone maturo già pulito

30 g amido di mais

2 cucchiai di marmellata di limoni

dolcificante a scelta q.b. (io nessuno grazie al grado di dolcezza della frutta)

Procedimento

Frulla il melone con l’amido di mais e la marmellata di limoni e fai cuocere a fuoco basso sempre mescolando fino a portare ad ebollizione e spegnere il fuoco. Mescolare e versare negli appositi contenitori o stampini.

Fai raffreddare per una notte, quindi sforma dallo stampo e a piacere spolvera di pistacchio oppure di cannella prima di servirlo.
Mettiti comodo/a e assapora ad occhi chiusi! Enjoy!

Mandorle Siciliane, una farina di mais di varietà antica della Lombardia e profumatissime scorze di limone Calabrese… ogni pezzo di questo dolce rustico è un pezzo d’Italia!

Ho deciso di provare una farina di mais di varietà spinato, punteggiata di scuro e non completamente dorata come siamo abituati per il mais: si chiama spinato questa varietà perchè è caratterizzata da avere degli uncini o piccoli rostri..insomma un mais armato! E’ una caratteristica delle varietà più antiche, quindi meno “addomesticate” e abituate a cavarsela in situazioni avverse ad essere munite da alcune naturali forme di difesa: in questo caso gli uncini servivano  a dissuadere gli uccelli.
Mi sono ispirata alla ricetta della sbrisolona mantovana, per stravolgerla: solo farina integrale, niente burro, niente uova, molto meno zucchero.

E i profumatissimi limoni e le mandorle siciliane fanno la differenza!

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Ingredienti (diametro 20-22 cm)

100 g di farina di mais

100 g di farina integrale

100 g di mandorle

60 g di zucchero mascobado

60 g di olio di mais

40 g di acqua fredda

1 cucchiaino di succo di limone

1 limone

1/2 cucchiaino di lievito per dolci

pizzico di sale

Procedimento

Trita grossolanamente circa 40 g di mandorle e metti le altre da parte.

In una terrina unisci la farina di mais, la farina integrale, lo zucchero, le mandorle tritate e quelle intere, il lievito, il sale, la scorza di un limone e mescola insieme gli ingredienti con una frusta in modo da omogeneizzarli.

Emulsiona insieme l’acqua, l’olio e il succo di limone e aggiungili agli ingredienti secchi e amalgama velocemente e in modo grossolano disponendo l’impasto a pioggia sulla tortiera cercando di sbriciolarlo con le mani il più possibile: l’impasto non deve assolutamente essere compattato sul fondo.

Cuoci in forno statico preriscaldato a 180°C per 35 minuti circa.